Biblioteca Nazionale Marciana

Libreria SansovinianaLa Biblioteca Marciana di Venezia deve la sua origine al mecenatismo del cardinale Bessarione, celebre figura dell’Umanesimo, che nel 1468 donò alla Serenissima Repubblica l’intera sua preziosa biblioteca latina e greca (circa 1000 volumi tra cui anche alcuni dei primi libri a stampa italiani).
Il Senato accettò il dono e diede inizio alla realizzazioni di un progetto per una “pubblica biblioteca”. Progetto che era già stato concepito un secolo prima da Francesco Petrarca, ma mai messo in opera. Lo Stato Veneto si impegnò quindi a collocare i volumi in una sede degna dell’importanza del dono, ma solo nel 1537 fu possibile iniziare la costruzione della “Libreria di San Marco”, ideata da Jacopo Sansovino in stile Rinascimentale, affacciata sulla Piazzetta.
La Biblioteca, dopo il trasferimento nel nuovo edificio a fronte del Palazzo Ducale, si arricchì soprattutto grazie a donazioni e lasciti. Incrementò poi ulteriormente le sue raccolte grazie all’obbligo imposto agli stampatori di depositarvi un esemplare di ogni libro pubblicato, previsto da una legge veneta del 1603 (la prima del genere in Italia), nonché in seguito al trasferimento delle biblioteche di alcuni monasteri soppressi.
Dal 1924 la Biblioteca occupa, oltre alla sua sede storica, anche l’antica sede della Zecca di Stato (anch’essa opera del Sansovino) e parte dell’edificio delle Procuratie Nuove.
Ricchissima per quanto riguarda la cultura greca, la storia e l’editoria veneta, la Marciana svolge una funzione fondamentale nella vita culturale di Venezia, ma anche quella italiana e internazionale.
Oggi la Biblioteca conserva 13.000 manoscritti, alcuni antichissimi, come i due codici dell’Iliade più illustri: l’Homerus Venetus A (X secolo) e l’Homerus Venetus B (XI secolo), 2800 incunaboli, 24.000 cinquecentine, 3700 periodici e quasi un milione di volumi. Tra le opere più interessanti si segnala: il planisfero di Fra Mauro (erroneamente definito “mappamondo”), eseguito dal frate camaldolese sull’isola di San Michele nel XV secolo, considerato tra i più importanti documenti cartografici del mondo, e una copia originale dell’ Hypnerotomachia Poliphili , opera di Francesco Colonna, edita dal celebre Aldo Manuzio nel 1499.
Il soffitto e le pareti dell’antica libreria sansoviniana sono decorati da celebri pittori, quali Tiziano, Tintoretto, Paolo Veronese e Schiavone.

Piazzetta San Marco n. 7
30124 Venezia
Tel: 041.2407211
Lunedì – Venerdì: 8.00 – 19.00
Sabato: 8.00 – 13.30

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